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Kali Linux sul GPD Micro PC, l’attrezzo del mestiere

Kali Linux è un sistema dedicato alla sicurezza e alle indagini forensi in ambito informatico, non è il sistema operativo da usare per gli usi quotidiani, ma è un potentissimo strumento tecnico. Nata fin da subito per essere eseguita anche il live, la prima edizione era basata su Knoppix, la madre di tutte le live distro, ad oggi è una delle distribuzioni con maggiori opzioni di installazione, da bare metal, passando per le macchine virtuali, raspberry pi, smartphone, cloud, containers e WSL. Una chiavetta usb con una Kali Live persistente dovrebbe essere sempre in tasca a chiunque lavora nel settore. Avviare in questo modo Kali senza toccare la macchina da indagare o verificare è comodissimo e permette di eseguire operazioni di indagine o recupero dati in modo pratico e veloce. Al di la di tutte queste opzioni più o meno esoteriche una installazione bare metal su una macchina di servizio è sempre comunque utile e auspicabile. In particolare un computer piccolo e performante, ultra portatile con una dotazione di porte di collegamento adeguate è il candidato ideale per diventare, con Kali, un cyber coltellino svizzero da avere sempre con se, il GPD MicroPC è il computer perfetto per questo.

GPD è una azienda cinese di Shenzhen che si è specializzata in UMPC, ultra portatili, con linee di prodotto dedicate al gaming, al business e con il MicroPC agli usi tecnici per l’assistenza informatica.

Il MicroPC è stato lanciato nel 2019, io ne ho preso uno della prima serie quando vivevo ancora in Cina, dopo aver comprato il Pocket 2 che ho recensito in questo articolo

GPD Pocket 2 con Linux Mint

Lo schermo è ancora più piccolo di quello del Pocket 2, 6 pollicini che fanno un pò tenerezza, ma che all’atto pratico sono più che sufficienti per l’utilizzo per cui è preposto, anzi, dimensioni maggiori lo penalizzerebbero.

Premetto che io non l’ho mai usato con Windows, fin dall’acquisto ho installato Linux, quindi non saprei valutare l’usabilità di questa macchina con il sistema di Redmond.

Ubuntu Mate è disponibile in una versione dedicata e pronta per il MicroPC, ma il team di ubuntu mate ha reso disponibile uno script che permette di realizzare delle iso respin di qualsiasi distribuzione Ubunto derivata, sul Pocket 2 uso da anni Linux Mint ora all versione 20.3

Dopo aver usato anche il MicroPC per tanto tempo diverse versioni di Ubuntu ho provato ad installare Kali che nell’ultima versione aggiornata supporta senza problemi l’hardware lillipuziano. L’unico inconveniente e’ che l’installazione va effettuata con lo schermo girato in verticale, completata l’installazione al primo riavvio bisogna girare il display nelle sue impostazioni ma rimane la schermata di login girata, cosa che non preclude in nessun modo l’inserimento delle credenziali dell’utente.

La cosa per’ non mi piaceva molto e quindi ho provato ad usare lo script di Ubuntu Mate, in fondo Kali è una Debian derivata e quindi ho pensato che in virtù del fatto che pure Ubuntu è derivata di Debian magari lo script potesse funzionare. E così è stato!

lo script è recuperabile a questo link:
https://github.com/wimpysworld/umpc-ubuntu

ma basta eseguire nel terminale questi comandi:

git clone https://github.com/wimpysworld/umpc-ubuntu.git
cd umpc-ubuntu
sudo ./umpc-ubuntu.sh enable || disable

per iniettare la configurazione hardware.

una volta fatto questo vengono apportate queste modifiche:

Enable frame buffer and Xorg display rotation.
    Supports modesetting and xorg-video-intel display drivers.
Enable TearFree rendering by default.
Enable touch screen rotation for Xorg and Wayland.
Enable scroll wheel emulation for Xorg.
    While holding down the right track point button on the Pocket, Pocket 2 & Topjoy Falcon.
    While holding down the centre track point button on the MicroPC.
Enable double size console (tty) font resolution.
GRUB is usable post-install.
    GPD Pocket, WIN 2, MicroPC & TopJoy Falcon GRUB is rotated 90 degrees, but functional.
    GPD Pocket 2 and GPD P2 Max GRUB is correctly rotated and functional.
GPD Pocket BRMC4356 WiFi firmware enabled by default.
GPD Pocket fan control kernel module enable by default.
GPD WIN Max features a custom, persistent, EDID.

Sul MicroPc l’unica cosa che rimane irrisolta è il menu di Grub che si presenta ancora girato sullo schermo, ma basta appunto girare la testa per leggere le opzioni di boot se serve.

Il MicroPC è una macchina realizzata specificatamente per utilizzo lavorativo in ambito tecnico, l’involucro è fatto in resistentissimo materiale ABS con specifica HI121H UL94-V0 per usi anche in ambito militare. Lo schermo è in Korning Gorilla Glass, resistente e con ottima visibilità. La tastiera è retroilluminata ma non comodissima per lunghi lavori di digitazione, però non è il computer da usare per scrivere un romanzo, è una tastiera da usare per digitare comandi a terminale o impostazioni di configurazione, tra l’altro è comodissima da digitare con i pollici tenendo il MicroPC ben saldo con due mani. Il trackpad e i due pulsanti dedicati sono comodissimi sempre da usare con i due pollici, non si sente per nulla la necessità di usare altri dispositivi di puntamento.


La batteria garantisce diverse ore di utilizzo e con un power bank sufficientemente potente si può estendere l’autonomia per usi veramente estremi lontani da prese di corrente. Segnalo che comunque le batterie di GPD sono un punto debole, molti utenti hanno segnalato in rete problemi alle batterie, anche io ho avuto un problema. Ho lasciato la batteria quasi scarica per un lungo periodo di inutilizzo ed è inesorabilmente morta. Ho dovuto comprare una batteria nuova e cambiarla, ma niente di drammatico se non la spesa.

Comunque nonostante le dimensioni è possibile aprire il MicroPC per accedere alla batteria e al disco interno M.2.

Ma il punto forte del MicroPC è innegabilmente la dotazione di porte di interfaccia, 3 USB 3.0 standard, una USB-C, una porta Ethernet, on board senza necessità di accrocchi esterni, e udite udite una RS-232 seriale che sicuramente stimolerà la fantasia per usi non “convenzionali” ma che sicuramente sarà utile alla connessione a dispositivi che utilizzano questa interfaccia per la trasmissione di dati a basso livello.

Il MicroPC con Kali Linux diventa uno strumento di lavoro affidabilissimo e estremamente completo per qualsiasi professionista informatico che necessita di avere sempre con se una macchina pronta all’uso e dotata di tutti gli strumenti diagnostici e investigativi necessari.

Il modello in mio possesso è la prima versione con processore Celeron N4100 per vostro riferimento questo è il test che ho eseguito eseguito con Geekbench 5

https://browser.geekbench.com/v5/cpu/451481

Il modello attualmente in vendita ha le seguenti specifiche:

CPU: Quad Core Intel Celeron N4120 (64 bit @ 2.6 GHz).
GPU: Intel UHD Graphics 600.
RAM: 8 GB LPDDR4.
SSD: 256 GB (M.2 2242).
Display: 6" H-IPS HD 1280x720p.
Vetro: Gorilla Glass (temperato).
Tastiera: QWERTY retroilluminata.
Mouse: touchpad multi-touch.
Altoparlante: integrato.
Microfono: integrato.
Wi-Fi: Dual Band 802.11n.
LAN: Gigabit Ethernet 10/100/1000M.
Bluetooth 4.2.
USB 3.0: x3.
USB-C: x1.
RS-232: x1.
Card reader: microSD-XC.
Uscita video: HDMI 2.0
Uscita audio: AUX 3.5".
Batteria: 6.200 mAh (durata 6-8 ore).
Caricatore: USB-C con presa di corrente italiana (incluso).
Dimensioni: 15.3 x 11.3 x 2.3 cm.
Peso: 440 g.

In Italia i prodotti GPD sono ufficilamente distribuiti da DM soluzioni ICT srl

http://www.dm-ict.it/95-ultrabook

http://www.dm-ict.it/brand/9-gpd

https://www.amazon.it/s?i=merchant-items&me=A39AFX4OTROI2O&rh=p_4%3AGPD&dc&marketplaceID=APJ6JRA9NG5V4&qid=1642206410&ref=sr_nr_p_4_6

https://www.ebay.it/sch/i.html?_dmd=2&iconV2Request=true&_ssn=dm-ict&store_cat=0&store_name=dmsoluzioniict&_oac=1&_nkw=gpd

in rete magari sono anche acquistabili da altri canali, ma onestamente sconsiglio l’acquisto diretto da GPD o da altri rivenditori esteri anche se il prezzo fosse leggermente inferiore, il fatto di avere un riferimento commerciale italiano con garanzia e assistenza è sicuramente un valore aggiunto che può anche giustificare un prezzo leggarmente più alto.

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Matteo