Distribuzioni Guide Letture Consigliate Linux

Quali Distribuzioni di Linux imparare ad usare

Come abbiamo visto quando abbiamo parlato di Linux e delle Distribuzioni, nel momento in cui si decide di usare questo Sistema Operativo bisogna fare una scelta senza avere molta esperienza su quello che si va a scegliere, bisogna scegliere tra le tante distribuzioni una da usare, imparare e approfondire per fare tutto quello di cui abbiamo bisogno. Nel momento di fare questa scelta ci troviamo nella situazione peggiore perche’ non conosciamo bene le differenze tra le varie distribuzioni. Bisogna fare una scelta un po’ al buio, basandoci su un consiglio o qualche vaga intuizione se ci siamo un po’ documentati, come scrivevo “Il mio consiglio e’ di partire con una distribuzione tra le maggiormente diffuse, tra le piu’ facili da installare e con un desktop semplice, spesso scegliere una distribuzione Ubuntu derivata e’ la scelta migliore per il principiante, e per l’uso desktop Linux Mint e’ una delle migliori. Poi una volta presa familiarita’ e possibile usare Virtual Box per provare altre distribuzioni e verificare che la scelta fatta sia quella giusta o poi decidere di passare ad un’altra distribuzione.” Bene se stiamo usando la distribuzione che abbiamo battezzato come la nostra preferita vediamo quali altre distribuzioni possiamo imparare a conoscere.

Quando un paio di anni fa ho deciso di passare completamente a Linux mi trovavo anche io nella situazione di dover scegliere una distribuzione senza sapere troppo. La mia scelta cadde su Linux Mint, e devo dire di essere stato molto fortunato. A cavallo del nuovo millennio per un paio di anni avevo usato Mandrake Linux con KDE, in dual boot sul mio Portatile PC, purtroppo Mandrake non esiste piu’ e non volevo optare per Mageia o OpenMandriva che sono eredi minori di questa gloriosa disto del passato. Conoscevo Ubuntu ma non sopportavo (e non sopporto anche tutt’ora Gnome) quindi pensai che una Ubuntu derivata sarebbe potuta essere una buona scelta. Mint da quello che leggevo in rete sembrava abbastanza adatta ad un principiante e Distrowatch la riportava ancora come prima distribuzione. Quindi Mint fu la mia scelta. Mate lo scelsi come DE perche’ mi colpi nella sua essenzialita’ e semplicita’, un desktop, un pannello o anche due e un menu contentente le applicazioni divise in categorie. Non mi serviva altro e non volevo che altro andasse a complicarmi la vita.

Attualmente la mia Macchina principale e’ un MacBook del 2012 su cui dopo vari aggirnamenti attualmente gira Linux Mint 19.3 e a distanza di due anni posso confermare che fu la scelta giusta. Linux Mint 19.3 Mate gira anche sul mio piccolo GPD Pocket 2. Su un portatile che usano i miei figli gira Linux Mint Debian Edition (derivata direttamente da Debian senza passare per Ubuntu) e su un vecchio Macbook in policarbonato Bianco del 2009, che uso come media center gira benissimo Linux Mint 19.3 XFCE. Su un altro portatile Uso Ubuntu-Mate 18.4 e sul piccolo GPD MicroPC Ubuntu-mate 19.10

Quindi diciamo che la scelta delle distro che uso quotidianamente e’ abbastanza univoca. Mi ci trovo benissimo, mai avuto problemi e sono distro talmente diffuse che e’ facilissimo trovare documentazione in rete per risolvere piccole questioni.

Detto questo pero’ mi trovo nella condizione di conoscere nell’uso quotidiano SOLO distribuzioni Debian derivate e di fatto tutte con Mate come DE.

Il mondo delle distribuzioni pur apparendo estremamente articolato con decine e decine di distribuzioni diverse che usano diversi tipi di DE in realta’ possono essere ricondotte tutte a tre grandi famiglie (in questo modo quelle che rimangono non riconducibili a queste sono una minoranza)

Queste famiglie si differenziano sostanzialmente per il sistema di gestione dei pacchetti software, ma non solo, Ogni distribuzione ha un DE preferito anche se poi esistono community editions che portano di default altri DE. E comunque e’ cosa buona e giusta per potersi definire un buon utente di Linux avere una certa confidenza con queste principali famiglie e i principali Desktop Environment piu’ diffusi, in modo non solo da potersi agevolmente muovere in ambienti diversi ma sopratutto da essere sempre aggiornati su quanto la tecnologia Open Source offre per un giorno magari decidere di cambiare Distro o DE

Per questo viene in aiuto Virtualbox. Non potendo avere altri computer con installate queste distribuzioni Virtualbox permette di installare su macchine virtuali le installazioni ed avviarle usandole sulla propria macchina Linux.

Installare una distro su virtual box e’ estremamente semplice e non entro nei dettagli, infinite istruzioni sono gia’ disponibili sul web.

Io ho semplicemente l’accortezza di settare la macchina virtuale in modo da dedicare 8 GB di Ram, 2 core del processore, 128 MB di Ram Video, e settare il controller grafico come “VBoxVGA” (non chiedetemi perche’ ma cosi’ funzione bene con tutte le distro). Avere tanta ram sulla macchina ospite permette di dedicare abbastanza ram alla macchina virtuale rimando sempre usabile in parallelo, anche una macchina datata con tanta Ram puo’ gestire bene Virtual Box.

Cosa ho scelto di installare e perche’?

Debian 10: La madre di tutte le mie preferite, la piu’ storica di tutte, il riferimento assoluto. Non poteva mancare!! l’ho installata con Mate perche’ volevo anche vedere come il mio DE preferito fosse declinato in questa distro. La uso sopratutto per testare i comandi che imparo su Mint e capire se ci sono differenze.

CentOS Stream 8: CentOS e’ la versione Community derivata dai sorgenti di RHEL, lo stream di sviluppo fino poco tempo fa era costituito da Fedora>RHEL>CentOS ma proprio recentmente e’ stata realizzata CentOS Stream che va ad inserirsi prima di RHEL, quindi Fedora>CentOS Stream>RHEL>CentOS. Questa distro e’ stata ideata per coinvolgere gli sviluppatori di CentOS nel processo che permette di realizzare RHEL, io l’ho scelta in quanto Rolling Release che quindi verra’ aggiornata senza salti di versione. Usa Gnome 3.x.x come DE che odio ma voglio comunque conoscere.

Fedora 31: beh non si puo’ non conoscere e studiare l’erede di Redhat Linux, che iniziai ad installare nel 1998 nella versione 5.2 prima di scoprire Mandrake (da RH in parte derivata). Anche questa usa Gnome, ma essendo il primo step dello sviluppo delle RHEL derivate include software piu’ aggiornato.

openSUSE: versione Community della storica SUSE. Questa distro di origine tedesca e’ stata una delle prime distribuzioni di classe enterprise con una societa’ alle spalle in grado di fornire servizi e assistenza. Su questa eredita’ si fonda quandi una distribuzione di altissimo livello, moderna, performante, affidabile. Io ho scelto di installare la versione Tumbleweed che e’ una rolling release senza salti di versione e con il software piu’ aggiornato. openSUSE sta a SUSE come Fedora sta a RHEL. il DE e’ KDE , molto bello (il mio preferito 20 anni fa) ma forse un po’ troppo elaborato, preferisco l’essenzialita’ ai fronzoli, pero’ anche questo va conosciuto.

Manjaro: E’ l’intruso. Manjaro non appartiene a nessuna delle discendenze delle famiglie classiche. Discende da Arch Linux che venne creata from scratch ispirandosi a Slackware. Il sistema di Gestione dei Pacchetti e’ diverso, prende il nome di Pacman, fa quello che fanno APT, YUM e Yast. Questo e’ uno dei motivi per cui ho deciso di averla disponibile su una macchian virtuale. Non e’ una distribuzione per principianti anche se comunque tende a semplificare alcune cose rispetto ad Arch. L’ho installata nella sua versione con KDE, mi piace molto, devo dire che la tengo in stretta osservazione cercando di capirne gli sviluppi. Nata come progetto amatoriale, recentemente e’ stata costituita in Germania una societa’ che si occupa delllo sviluppo.

Una piccola Nota di “campanilismo”: Mandrake fu una distribuzione di origine francese che poi crebbe a multinazionale ma mantenne una connotazione molto europea, Linux Mint e’ una distribuzione che non ha dietro una societa’ ma un team capitanato da Clement Lefebvre, francese, e ha i piedi ben poggiati in Europa con altri sviluppatori chiave. SUSE e’ stata fin da subito anche grazie all’origine tedesca una distribuzione Europea. Manjaro e’ Europea e la societa’ che e’ nata per supportarne lo sviluppo ha sede in Baviera. Sicuramente penso che quanto possibile sia necessario supportare lo sviluppo tecnologico che nasce in Europa, un po’ per contrastare lo strapotere americano nelle tecnologie IT. GO Europe GO!!!!

About the author

Matteo

2 Comments

  • Hai dimenticato Haiku Os, e Kolibri scritto in assembly. Sono tutti e 2 “indipendenti e molto veloci. Grazie Claudio

    • Grazie Claudio per la segnalazione, mi guarderò queste sue distribuzioni, nell’articolo mi sono focalizzato sulle principali da cui sono derivate molte altre distro e in particolare quelle che conosco direttamente per averle provate. Grazie ancora. Matteo