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Linux e la Carta Stampata

Marzo 17, 2020

Nonostante sia un blogger e che sia del tutto convinto della potenza di questo mezzo per fare divulgazione e informazione sono anche un grande amante delle vecchie care riviste. Ebbene si, nonostante i grandi vantaggi dell’editoria digitale, entrare in un’edicola e aquistare la nostra rivista preferita ha un fascino retro’ che solo chi e’ cresciuto nell’epoca pre internet puo’ capire. Negli anni 80 e 90 sono stato un gran lettore di riviste specializzate, nei settori di cui ero appassionato, strumenti musicali, informatica e motori. In quegli anni alcune riviste arrivavano ad essere volumi imponenti, piene farcite di pubblicita’ e articoli redazionali molto marchettari… Nei 20 anni in cui ho vissuto in Cina ho dovuto forzatamente privarmi del piacere di queste letture, e una volta rientrato in Italia non ho potuto che constatare un panorama editoriale molto diverso rispetto a quello che avevo lasciato.

Iniziai con le riviste dedicate ai computer ad 8bit, quelle con in allegato le cassette e con pagine e pagine di listati da digitare a mano, poi vennero le riviste di informatica “seria” che iniziavano ad allegare un CD, quando si accedeva ad internet con modem a 54,6 Kbps erano una manna dal cielo, di fatto le prima distribuzioni di Linux che ho installato, Red Hat e Mandrake, erano appunto arrivate in casa mia grazie a questi CD, sarebbe stato impossibile scaricarle da internet.

Nei 20 anni in cui ho vissuto in Cina ogni volta che rientravo in italia la tappa in edicola per la scorpacciata di riviste era d’obbligo, e negli anni non ho potuto non notare che molte delle mie riviste preferite poco alla volta scomparivano… La sezione dedicata alle riviste di informatica poco alla volta si rimpiccioliva e veniva messa in aree sempre meno in evidenza. E’ stato un lento declino… ma ancora qualcosa di valido e’ rimasto.

Certo ora sono bimestrali, con un centinaio di pagine, ma due riviste che secondo me vale la pena di continuare a comprare e leggere sono LINUX PRO e LINUX Magazine.

Credo che non ci sia argomento migliore se non Linux e il software Open source per una rivista di informatica. Nelle pagine di queste riviste di respira ancora l’aria un po’ pioneristica degli anni in cui si metteva mano al codice, in cui si approfondiva il funzionamento delle cose, e’ questo e’ possibile proprio per la natura del software Libero… se guardiamo le riviste che trattano del software proprietario e dei prodotti Apple o Microsoft troviamo pagine e pagine di screenshot di applicazioni dove tutorial spiegano cosa fare per migliorare i propri selfie o per caricare i nostri video su tik tok… Il mondo del software proprietario e’ abbastanza noioso, alla fine ottimo software da pagare e usare, ma niente di piu’.

Nelle riviste su Linux invece troviamo recensioni, tutorial e articoli che aiutano a capire meglio come funzionano queste tecnologie e contenuti per i makers e gli appassionati di Arduino e di Raspberry PI, senza considerare che tutto il software di cui leggiamo e’ disponibile gratuitamente oltre che liberamente.

LINUX PRO e’ edito da SPREA e mi sono abbonato, cosi’ lo ricevo ogni due mesi direttamente a casa e non rischio di perdermelo, e anche perche’ ritengo che l’editore debba essere sostenuto a portarne avanti la pubblicazione. Gli articoli sono di ottima qualita’, sono la traduzione italiana dei contenuti di LINUX Format e se devo fare una osservazione negativa avrei preferito articoli originali scritti da esperti italiani di Linux e Open Source, pero’ le traduzioni sono fatte molto bene e sono di facile lettura.

Linux Magazine e’ edito da Edizioni Master i contenuti sono originali (non e’ riportato da nessuna parte se sono contenuti forniti in licenza da terze parti) pero’ solo alcuni articoli sono firmati. Anche in questo caso si tratta di contenuti di qualita’. Questa rivista non e’ disponibile in abbonamento per il momento ma solo acquistabile nelle edicole, e’ abbastanza diffuso ma ogni tanto non si riesce a trovare e va un po’ cercato.

Entrambe queste testate sono caratterizzate dall’aver pochissima pubblicita’. Se da una parte e’ un bene, certo non si puo’ non riflettere sul fatto che questo sia anche un problema, minore e’ la pubblicita’ minori sono le fonti di sostentamento, quindi a maggior ragione vanno sostenute con acquisti e abbonamenti, e comunque fa pensare che gli utenti di software libero non siano un target pubblicitario cosi’ allettante per le aziende.. o forse semplicemente e’ una scelta degli editori.

Per Concludere:
Mi piacerebbe che in entrambe le riviste ci fossero piu’ articoli firmati da esperti italiani, anche per conoscere sempre di piu’ chi nel nostro paese si occupa della divulgazione in questo settore. Sinceramente trovo un po’ inutili i DVD allegati. E’ anche vero che in alcune aree della penisola la connessione a banda larga e’ ancora un’utopia e avere i software piu’ pesanti da scaricare disponibili si DVD puo’ essere utile a qualcuno. Sicuramente e’ positivo per tutto il movimento open source che siano ancora editori che credono che ci sia spazio ancora per riviste di questo argomento, voi cosa ne pensate? quali sono le vostre letture preferite? siete abbonati a riviste del settore? usiamo i commenti per aprire un dialogo su questo tema!!

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