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UMPC GPD, il ritorno degli ultra portatili

Il computer che sta sul palmo di una mano invece che sulle ginocchia non e’ una novita’, fin dagli anni 90 vari produttori hanno provato a lanciarlo come soluzione ultra mobile, ma e’ sempre rimasto in una nicchia senza riscuotere il successo che i dispositivi tablet tutto schermo touch hanno avuto successivamente.
Palmtop, Handheld e UMPC sono denominazioni che fanno tutte riferimento ad una tipologia di computer che prevede dimensioni ultra portatili, schermi da 5 a 10 pollici e tastiere hardware qwerty complete.

Olivetti M10

Il capostipite di questo genere forse e’ stato l’olivetti M10 (Computer prodotto da Kyocera anche per Tandy e Nec) che nel 1983 forniva una soluzione ultamobile con modem integrato e software fornito da Microsoft, altre soluzioni simili basate su MSDOS ma sempre limitate a poche applicazioni utilizzabili sono state lanciate tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90 dai vari produttori come soluzioni per mobilita’ estrema, sopratutto considerado che in quegli anni i computer portatili erano piu’ che altro costosissimi computer trasportabili, ma pesanti ed ingombranti.

Sono gli handheld Psion che negli anni 90 lanciano il genere. Inizialmente poco piu’ che agendine elettroniche si sviluppano poi in veri e propri micro personal computers con interfacce grafiche sofisticate, con possibilita’ di connessione internet e suite di applicativi per ufficio in grado di permettere di lavorare in condizioni di estrema mobilita’.
Microsoft non sta a guardare ed entra in questa nicchia con un OS specifico, Windows CE, che viene adottato da molti produttori come HP. I computerini di Psion e quelli che usano windowsCE sono pero’, seppure molto sofisticati, dei dispositivi diversi dai computer desktop e laptop, si diffondono molto tra chi viaggia costantemente e ha bisogno di estrema portatilita’ ma sono sempre e comunque un sacrificio e un compromesso abbastanza pesante.

Un primo tentativo di conciliare dimensioni lillipuziane con un sistema operativo da laptop/desktop e’ fatto da toshiba con il mitico Libretto, lanciato nel 1996 fin da subito riscuote un gran successo che rimane comunque circoscritto ad un numero limitato di estimatori, anche per via del prezzo. Comunque il Libretto e’ il primo ultra portatile che di fatto utilizza hardware standard e Windows 95 e crea di fatto le basi per la categoria di computer definita UMPC (Ultra Mobile PC) che utilizzano sistemi operativi come i notebook e i desktop da cui mutuano anche l’architettura hardware, e che quindi sono a tutti gli effetti dei PC standard ma ultra portatili.

Toshiba Libretto

La categoria rimane comunque una nicchia molto limitata nel mercato dei computer portatili, e l’avvento di smartphones e tablets fa si che molti utenti che trovavano in questi prodotti una soluzione possano di fatto risolvere i propri problemi di lavoro in mobilita’ con questi nuovi dispositivi.

Indubbiamente un tablet con interfaccia touch e’ imbattibile per la fruizione di contenuti, ma se si deve produrre qualcosa il limite della tastiera su touchscreen e’ imbarazzante. Microsoft di fatto produce tablets che sono fatti per funzionare con una tastiera vera, il sistema operativo e’ lo stesso usato sui computer, i surface di fatto sono normali computer con Windows 10 e oramai esiste una nuova categoria di macchine denominate “convertibili”, usabili come tablets per fruire contenuti e poi trasformabili in normali laptop con tastiera quando si deve produrre contenuti, il touch screen rimane un’estensione delle periferiche supportate per interagire con l’interfaccia. Apple stessa con la linea Pro ha dotato gli iPad “professionali” di una tastiera per produrre contenuti, e seppur Steve Jobs sosteneva che nessuno avrebbe mai avuto bisogno di altro come strumento di puntamento se non il proprio dito, dopo aver reintrodotto le penne (ricordate gli stilo dei dispositivi PALM?) iOS 13 introdurra’ il supporto per i caro vecchio Mouse…
Se a questo punto il tablet diventa piu’ simile ad un laptop allora magari per chi ha bisogno di portabilita’ estrema il palmtop, Handeld, UMPC o che dir si voglia potrebbe essere il dispositivo ideale.

Per chi usa Linux di fatto non esisteva una soluzione ultra portatile totalmente compatibile. Installarlo su tablets e’ a volte fattibile ma con enormi compromessi, computer convertibili spesso presentano problemi di compatibilita’ con audio o video non sempre perfettamente supportato e spesso addirittura la “convertibilita’” viene compromessa e quindi si va a pagare una macchina molto costosa per poi non poterla usare al pieno delle potenzialita’

La nicchia si e’ talmente ristretta che al momento attuale nessun grosso produttore ha piu’ UMPC in catalogo, un piccolo manipolo di aziende orientali ha pensato pero’ di riesumare questo tipo di portatili e tra queste GPD (Shenzhen GPD Technologies Co.LTD.) sembra quelle che abbia centrato una serie di prodotti che sta riscuotendo parecchio interesse e sta attraendo molta curiosita’.

GPD Pocket 2 – Celeron Amber Black Edition – Computer portatile portatile Windows 10 con touchscreen da 7 “- Intel® Celeron® 3965Y; Grafica UHD 615; RAM da 8 GB; Archiviazione da 128 GB; UMPC [8 GB]

Se linux su tablet e’ stato poco piu’ che un esercizio tecnico, Linux su UMPC di questo tipo e’ possibile e di fatto fattibile come su un normale portatile, proprio per il fatto che a livello hardware l’architettura di un UMPC e’ la stessa di quella di un normale portatile o desktop, da qui il mio interesse verso questa categoria di computer che oltre ad una estrema portatibilita’ consentono la creazione di contenuti senza grosse limitazioni ma permettono di fare tutto questo usando il nostro sistema operativo preferito.

Da qualche mese sto usando un GPD Pocket2 con installato Linux Mint 19.2 e da qualche settimana lo sto usando come macchina principale, esclusiva direi, proprio per testarne l’usabilita’ nel lavoro di tutti i giorni e devo dire che al momento sono estremamente soddisfatto, faccio tutto quello che farei con il mio laptop e sicuramente molto di piu’ di quello che potrei fare con un iPad dotato di tastiera, a tutti gli effetti a parte le limitazioni dovute alle dimensioni minime di tastiera e schermo, per il resto e’ usabillissimo come computer per tutti i giorni e grazie proprio alle dimensioni e al fatto di potervelo portare sempre dietro di fatto lo potrete usare anche in posti e situazioni dove non sareste riusciti ad usare un portatile normale.

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Matteo