Parliamoci chiaro, senza il suo lavoro ideologico sul Software Libero il mondo (informatico) attuale sarebbe molto diverso. Detto questo sicuramente siamo di fronte ad un personaggio molto particolare, difficile da etichettare e catalogare secondo i canoni comuni. Sicuramente un genio, un visionario che e’ riuscito ad immaginare un mondo diverso che negli anni ottanta era molto utopistico ma che in questi decenni poco alla volta e’ diventato realta’. Il Software Libero non e’ piu’ un’utopia ma la base tecnologica su cui si basa gran parte della nostra societa’ digitale. E forse e’ proprio perche’ oramai sono coinvolti interessi economici molto grossi un personaggio come Stallman non e’ piu’ “utile” al movimento ma addirittura visto come dannoso dai suoi stessi luogotenenti.
il 16 Settembre 2019 Stallman ha rassegnato le dimissioni da presidente e dal consiglio di amministrazione della Free Software Foundation che lui stesso aveva fondato nel 1985. La stampa ha riportato che le dimissioni sono venute a seguito di alcune sue dichiarazioni sul caso Epstein. Non entro nel merito specifico delle dichiarazioni, l’impressione che mi sono fatto e’ che siano state usate come pretesto per supportare una richiesta di dimissioni voluta da tempo, insomma mi sembra che si sia colta l’opportunita’ per liberarsene. Nello specifico credo che sia un tipico esempio di puritanesimo americano. A distanza di meno di un mese arriva una dichiarazione congiunta dei mantainers dei progetti GNU in cui di fatto viene apertamente criticato il suo comportamento degli ultimi anni e viene detto che Stallman non e’ piu’ rappresentativo del progetto GNU. Insomma l’attacco e’ aperto su tutti i fronti e anche all’interno del suo stesso progetto.
Tutto questo avviene facendo passare in secondo piano un fatto epocale, il 4 Settembre Richard Stallman e’ stato invitato a presentare il software libero ad un seminario interno di Microsoft. La stessa Microsoft che e’ stata fondata sui piu’ rigorosi principi del Software Proprietario dal Bill Gates che scrisse la famosa lettera aperta all’ Homebrew Computer Club denunciando l’immoralita’ della condivisione del software.
I tempi sono senz’altro cambiati, Bill Gates e’ un ricco pensionato che si diletta in opere di bene tramite la sua fondazione e Microsoft e’ una societa’ molto diversa, da anni sostenitrice di Linux e di molti progetti di Software Libero. Richard Stallman e’ rimasto pero’ sempre lo stesso burbero fondamentalista ideologo dell’utopia del software libero, evidentemente per molti il suo atteggiamento troppo rigoroso ed esente da compromessi ostacola piu’ che favorire la diffusione del Software Libero ma nonostante tutto e’ di fatto ancora l’unico che puo’ andare in casa di Microsoft e “richiedergli” di rilasciare il codice sorgente di Windows.
Per quello che mi riguarda ho sempre visto alcune posizioni di Stallman troppo fondamentaliste, in alcuni casi anche noiose come il volere a tutti i costi imporre il nome GNU/Linux, pero’ non posso riconoscere che servono figure come la sua che indicano sempre e costantemente la Via, il Tao, l’Idea, insomma che sognano l’utopia per far si che altre persone, ispirate da questo, riescano quantomeno a realizzare qualcosa di abbastanza vicino all’ideale. Se non ci fossero queste persone il compromesso regnerebbe sempre e il risultato sarebbe ben lontano da quanto sognato. Se prevarranno queste posizioni anti Stallman il mondo del Software Libero perdera’ il suo fondatore e potremmo solo augurarci che i suoi successori siano in grado di ricordarci costantemente e indefessamente i principi della Liberta’ Informatica.